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migliori vini vulcanici

È stata una delle novità più attese del 2019, insieme agli Orange Wine, destinata a rappresentare un nuovo ed importante fattore di interesse per i vini made in Italy nel mondo. L’avvento della pandemia ha solo ritardato quello che doveva essere il loro exploit all’interno dei circuiti di settore internazionali più illustri, dal Vinitaly al ProWein, ma di fatto il loro ritorno nella classifica dei vini di tendenza è già una realtà.

Parliamo dei “volcanic wines”, vini prodotti da uve coltivate su terreni vulcanici, o dalle medesime caratteristiche, di cui l’Italia conserva un patrimonio unico e assolutamente inimitabile. L’abitudine di impiantare vitigni su suolo vulcanico non è, infatti, certamente nuova al Bel Paese. L’eccellente qualità di questo terroir per la coltivazione delle uve è già nota sin da epoche antichissime. Basti pensare all’area di Pompei e dei Campi Flegrei, con la loro tradizione enoica che si perde nella notte dei tempi.

Cos’è allora che rende proprio i vini vulcanici italiani così speciali? Proprio la loro storia. Negli anni, la diffusione di questi vini sul mercato ha interessato anche altri paesi, come il Giappone per esempio, caratterizzati dalla presenza di vulcani. Nessuno di questi, però, può vantare una tradizione pari a quella italiana, per storicità dei vigneti, predilezione di cultivar autoctone, tecniche di produzione non industriale, certificazione dei prodotti.

Praticamente un marchio di garanzia, che fai dei vini vulcanici italiani tra i migliori in assoluto al mondo. Non a caso, proprio in Italia esiste dal 2012 un’associazione che raccoglie sigle e consorzi di tutela dei vini vulcanici dal nord al sud dello Stivale. Ne fanno parte, tra le altre, il Consorzio Vini Doc dei Colli Euganei, il Consorzio dei vini di Ischia, il Comune di Pantelleria, il Consorzio dei vini del Vesuvio e il Consorzio del Mogoro in Sardegna.

In questo articolo

Vini vulcanici: perché sono così speciali

Gran parte della struttura di un vino viene dal territorio di produzione. Mineralità e acidità del terreno giocano un ruolo fondamentale. Caratteristiche che nelle zone vulcaniche assumono un rilievo tutto unico in quanto ricchi di fosforo, magnesio e potassio che rendono il terreno particolarmente adatto alla coltura di vini bianchi e rosati di grande qualità.

Non esiste una sola tipologia di terreno, che può essere più argilloso, roccioso, ricco di silicio, ferro, sodio o altra composizione chimica, in base alle pregresse attività geologiche dell’area, in grado di donare al vino sentori differenti.

Il loro “segreto” sta nell’effetto prodotto dalla salinità del terreno, in combinazione con la sua parte acida. Un binomio in grado di restituire grande equilibrio nel vino, rendendolo più gradevole e adatto all’invecchiamento.

Nonostante questo, è importante sapere che i terreni vulcanici sono spesso difficili da coltivare, in questo costituiti in gran parte da materiale roccioso e in forti pendenze. Per questo, l’esperienza diviene un aspetto primario per la produzione di questi vini, alla quale sceglie di dedicarsi solo una piccola parte di produttori, determinati quanto appassionati del proprio lavoro.

Quali sono i migliori vini vulcanici italiani

Il primo punto di riferimento è senza dubbio l’Etna, e non a torto. Al di là della presenza del principale vulcano italiano ancora in attività, la tradizione siciliana dei vini vulcani è un’arte affinata in secoli e secoli di storia. Tanto da aver appassionato intenditori e, soprattutto, produttori provenienti da ogni dove, dal nord Italiana all’estero, al punto da scegliere di spostare parte delle produzioni proprio nella zona circostante questo vulcano.

Altre zone italiane rinomate per la produzione di vini vulcanici sono i Campi Flegrei ai piedi del Vesuvio, l’Irpinia del Fiano e del Greco di Tufo, il territorio dei Castelli Romani, Colli Albani e della Tuscia (Orvieto e Montefiascone) e l’area geografica del Vulture, in Basilicata.

Alcune varietà di uve comunemente utilizzate per la produzione di vini in territori vulcanici sono Carricante, Trebbiano, Falanghina, Grechetto, Moscato e Durello.

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Esploravino ha selezionato per te tre imperdibili vini vulcanici prodotti dalla rinomata cantina siciliana Barone di Villagrande:

  • Etna Superiore Bianco Doc;
  • Etna Rosato Doc;
  • Etna Rosso Doc.

Perché abbiamo scelto questa cantina

  • Perché opera nel rispetto del territorio che la circonda, in sinergia con gli elementi del suolo, per la produzione di vini di alta qualità.
  • Perché un vino rosso vulcanico è raro, ma favoloso come quello del box è quasi introvabile.
  • Per la grande capacità di unire tradizione e modernità nella produzione di vini qualitativamente superiori.

Come ordinare il box dei vini dell’Etna direttamente a casa tua

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