Regole, consigli e buone pratiche per degustare un vino a casa, da soli o con gli amici. Un esercizio divertente, per esperti del vino e non.
La degustazione di un vino è un esperimento divertente, in cui tutti possono cimentarsi. Farlo per mestiere è sicuramente un’altra cosa ma, anche senza diventare un sommelier, avere la curiosità di approfondire, di apprendere la terminologia tecnica e i principali parametri per assaggiare un vino rappresenta un approccio sano al bere consapevole.
Puoi viverlo come un momento intimo, per staccare la spina e concentrarti su qualcosa di diverso. Come un’attività da condividere con partner, o magari con gli amici. Come un gioco divertente durante una cena o un aperitivo. O, anche, come un vero e proprio esercizio per affinare la tua tecnica.
Le conoscenze del grande pubblico sul vino, e in particolar modo sul vino italiano, sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni. Non siamo tutti “esperti di vini”, ma sicuramente oggi ne sappiamo un po’ di più di ieri. E, stando ai dati, sono i più giovani (dai 25 ai 35 anni, ovvero i cosiddetti “millennials”) ad appassionarsi maggiormente all’argomento.
Tra loro, secondo l’Istat, spiccano soprattutto le donne e non solo quelle italiane. Il pubblico femminile europeo ama vini italiani con Amarone, Prosecco e bianchi fermi, con in testa alle classifiche le giovani tedesche tra i 35 e i 50 anni (rapporto Nomisma sull’export italiano 2019).
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In questo articolo
Scelta del vino, ordine e abbinamenti possibili
La scelta del vino rappresenta il primo passo. Solitamente, non è consigliabile selezionare più di 2 o 3 etichette da degustare insieme. Non tanto per l’effetto inebriante, dal momento che, normalmente, il vino in degustazione andrebbe sputato (ma per le degustazioni casalinghe possiamo fare un’eccezione 😉 ), quanto per evitare che i sentori si confondano tra loro al palato.
Per lo stesso motivo, in caso di degustazione di più etichette, è importante scegliere vini che si abbinino bene tra loro, seguendo un ordine preciso: dal più delicato al più corposo.
Idealmente, potresti iniziare da un prosecco, per passare poi ad un bianco fermo o rosato, e dedicarti, infine, all’assaggio di rossi più corposi, giovani o riserve.
Il giusto bicchiere per ogni vino
Il bicchiere rappresenta un elemento fondamentale per la degustazione di un vino. La forma del calice non è casuale, ma rispecchia le necessità del singolo prodotto in termini di ossigenazione, resa e, di conseguenza, sapore. Vige ancora molta confusione sull’argomento e spesso e volentieri ci si affida a false credenze o abitudini.
Sapevi, per esempio, che il flute non è il bicchiere più indicato per lo spumante? Per orientati nella scelta puoi utilizzare questa guida.
Temperatura e abbinamenti
Allo stesso modo, la temperatura di servizio di un vino è un altro fattore imprescindibile. Anche in questo caso, puoi seguire questi consigli per conoscere le diverse temperature dei vini.
Altrettanto importante sarà la scelta del menù per accompagnare la degustazione. In questo è possibile sbizzarrirti un po’ di più, partendo però sempre da un precetto essenziale: scegli il menù in funzione dei vini, o i vini in funzione del menù.
Regole generali e consigli per una corretta degustazione
Sono 3 i sensi strettamente legati al vino:
- la vista
il primo esame da effettuare è visivo, atto a stabilire la consistenza e il colore (in termini di tonalità) di un vino. Per i rossi, specie più invecchiati, è un po’ più complicato e può aiutare porre il calice in controluce per verificare i segni della rotazione, comunemente detti “archetti”.
Se persistono con un alone sulle pareti del bicchiere è possibile stabilire se si tratti di un vino più o meno invecchiato, pastoso o corposo. - Il bouquet, o profumo
l’odore di un vino racconta molto del suo territorio e delle tecniche di produzione. All’interno del bouquet di prodotto è possibile avvertire i sentori della zona geografica di provenienza, cogliere impressioni sul terroir o sul tipo di legno utilizzato per l’affinamento in botte. - Il sapore
arriva subito dopo l’esame olfattivo e può essere fresco, gradevole, acidulo, asprigno, astringente, secco, pastoso, corposo, persistente.
Coerentemente con il bouquet, la sapidità di un prodotto può suggerire note floreali, fruttate, legnose, autunnali (tartufo, funghi, muschio, etc).
Un quarto punto, non ufficiale, per comprendere a pieno un vino è quello di scoprire di più sulla sua storia. La filosofia del produttore, la provenienza geografica, la resa di produzione, la varietà di cultivar e tutti gli altri aspetti che compongono la “carta d’identità” di un vino aiutano ad apprezzarlo.
Un consiglio, specie se ci si approccia alla degustazione per diletto, da soli o in compagnia, è quello di tenere un foglio sul quale appuntare le suggestioni scaturite dall’assaggio. Sarà divertente confrontarle tra tutti i commensali, una volta terminata la prova!
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