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hashtag ristoranti

Quello tra Instagram e le attività di ristorazione è un rapporto di amore-odio. Impensabile non esserci, difficile emergere rispetto alla concorrenza. Instagram, oggi molto più di Facebook, è perfettamente in target per il segmento più rappresentativo per il settore della ricettività: quello dei millennials.

Sono loro infatti, generazione dei 30-40enni, a trainare le fila dei maggiori utilizzatori del social network, in una progressiva migrazione che li ha visti, negli ultimi anni, lasciare Facebook agli over-anta. Instagram sembra, inoltre, quasi un social “integrato” per la ristorazione, grazie a funzionalità perfettamente in linea con le esigenze di chi opera nel settore:

  • Possibilità di geolocalizzare i contenuti, in modo visibile quanto non invasivo;
  • Ampio livello di interazione, attraverso l’utilizzo degli hashtag (lista completa di hashtag per la ristorazione in fondo all’articolo);
  • Fruibilità di contenuti mordi e fuggi, ideali per condividere con i follower novità, promozioni, ricette, vini nella carta e altre peculiarità del locale;
  • Contatti veloci per prenotazione o richiesta di informazioni.

Ti basti pensare che, secondo una recente ricerca condotta dall’agenzia digitale Only Way Online, ben il 34% degli utenti sceglie di prenotare o evitare un ristorante in base alla sua reputazione su Instagram.

E se è stato addirittura coniato un aggettivo per descrivere piatti “instagrammabili” un motivo deve esserci, tanto da aver spinto l’ormai celebre ristorante milanese This is Not a Sushi Bar ad accettare pagamenti in condivisioni da influencer con il maggior numero di follower: da mille a cinquemila per un piatto gratis, da cinquemila a diecimila per due e così via, fino alla formula “tutto gratis”, riservata a chi ha più di centomila follower.

Troppo superficiale? Irrispettoso di chi lavora? È vero, ma è questo che guida il mercato. Prendere o lasciare, o meglio, esserci o non esserci, con tutto ciò che ne consegue.

In questo articolo

Instagram per ristoranti: consigli utili

Ci sono due modi per intercettare utenti su Instagram:

  • Agganciandolo attraverso geolicazzazione, hashtag o reels;
  • Mostrando i tuoi contenuti grazie ad una promozione a pagamento.

Entrambe le strade possono incrementare il numero dei tuoi follower, ma solo la seconda è davvero in grado di ottimizzarli in termini di vicinanza geografica. Gli utenti che visitano il profilo del tuo locale cercano essenzialmente poche informazioni:

  • foto di piatti, drink o altre specialità della casa;
  • foto degli ambienti e di cosa li rende unici;
  • foto del menù e della carta dei vini;
  • contatto rapido per la prenotazione.

Instagram è basato essenzialmente sulle foto. Va da sé che queste debbano essere di qualità ineccepibile. La partita, in sostanza, si gioca tutta lì, insieme ad altri piccoli trucchetti.

Utilizza le storie in evidenza

L’attivazione delle cosiddette “Storie in evidenza” ha semplificato molto la fruizione delle pagine Business presenti su Instagram. Specie per i ristoranti, che tra queste storie possono riassumere le informazioni descritte in precedenza, creando storie in evidenza con il menù, con la carta dei vini digitale, con le foto dei piatti e così via.

È possibile utilizzarle anche per condividere informazioni su servizi di consegna a domicilio, asporto, aggiornamenti su chiusure e riaperture e altre info di questo tipo.

Storie, storie e ancora storie

Le stories rivestono un importanza primaria nella strategia Instagram, molto più di dei contenuti ordinari. Hanno un problema, anzi due:

  • sono effimere, in quanto durevoli solo 24 ore;
  • è necessario pubblicarne a tonnellate, il che prevede un certo impegno in termini di tempo.

Tuttavia, questo aspetto rappresenta un dettaglio in grado di fare davvero la differenza nella gestione del profilo Instagram della tua attività.

Hashtag per ristoranti (aggiornato)

Gli hashtag rappresentano un veicolo di interazione con gli utenti. Utilizzare le giuste parole chiave può fare la differenza nel numero di interazioni raggiunte dal singolo post e, di conseguenza, nelle “statistiche” complessive del profilo.

Ecco alcuni tra gli hashtag per bar e ristoranti più utilizzati, da copiare/incollare:

#ristorante #food #foodporn #restaurant #cucinaitaliana #pizzeria #italianfood #instafood #italy #cucina #italia #chef #pizza #cena #foodlover #cibo #foodstagram #bar #foodie #pranzo #foodphotography #instagood #ristoranteitaliano #dinner #pesce #pasta #wine #gourmet #lunch #bhfyp

Ricorda che il numero consigliato di hashtag da utilizzare, secondo le stesse linee guida di Instagram, è non meno di 20 e fino ad un massimo di 30. A quelli appena elencati è possibile aggiungerne altri relativi alla città di provenienza con relative declinazioni.

Pensiamo, per esempio, a:

#Milano #MilanoCity #IgMilano #IgersMilano #YallersMilano #MilanoByNight #MilanFood e così via.

Instagram e vino: un binomio di successo

L’hashtag #vino rappresenta un magnete molto utilizzato sul social, insieme alle sue declinazioni. Proprio il vino, infatti, rappresenta uno degli argomenti più gettonati su IG, specie dal settore della ristorazione.

Inserire il prodotto, la carta, i consigli di abbinamento e degustazione all’interno del proprio piano editoriale costituisce un’ottima strategia per incuriosire e ottenere interazioni dagli utenti. Basta guardare chi lo ha già fatto, come celebri ristoranti di Roma, Milano e Torino che, proprio sul vino, hanno saputo costruire uno storytelling di successo, in grado di incrementare la fanbase.

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